Lo spagnolo e l’italiano sono lingue molto simili. La lingua ispanica è infatti una lingua romanza che utilizza l’alfabeto latino. Per questo motivo la pronuncia di buona parte dei fonemi è non uguale a quella italiana.
Nonostante questo, anche in Spagnolo esistono i cosiddetti “falsi amici”: parole che somigliano ad altri termini italiani ma che hanno un significato totalmente diverso!
Per evitare figuracce tentando di parlare spagnolo è bene dunque conoscere i “falsi amici” più pericolosi e usarli con molta cautela! 🙂
I “FALSI AMICI” DELLO SPAGNOLO
– SEGURAMENTE: Non pensate che si stia parlando di qualcosa di inevitabile se in Spagna viene usato l’avverbio seguramente. La traduzione italiana del termine sarebbe infatti un meno deciso “probabilmente”.
– ACEITE: Uno degli errori più comuni commessi dagli italiani in Spagna è versare litri di aceite sulla propria insalata convinti che sia solo aceto e che non faccia ingrassare! Attenzione: aceite significa olio! Per chiedere del vero aceto dovremmo usare vinagre.
– VASO: Se degli spagnoli vogliono offrirvi un vaso di vino non pensate che ne stia arrivando una quantità esagerata: vaso significa semplicemente bicchiere!
– AFAMADO: Se non mangiate da un po’ di tempo non dite che siete afamados. Con questo termine si descrivono persone “famose”.
– BURRO: Non si tratta del condimento perfetto per i vostri crostini al salmone, ma di un asinello! Sul pane spalmate la mantequilla.
– ARROZ: Se avete ordinato un arroz e state preparando lo stomaco ad un bel pezzo di carne al forno mi dispiace ma con tutta probabilità resterete delusi da ciò che vi sarà servito: un piatto di riso! Se amate l’arrosto chiedete un asado!
– CHICHÓN: Benché suoni come il nostro “ciccione”, questa parola si usa per definire il classico “bernoccolo” in testa.
– EMBARAZADA: Se avete rovesciato qualcosa in una casa spagnola non dite di essere “molto embarazado!”. Embarazada significa infatti “incinta”, immaginate le facce dei vostri interlocutori!
– LARGO: Un “falso amico” davvero insidioso. Questo aggettivo si traduce in italiano come “lungo”. Per intendere il nostro “largo” useremmo ancho o amplio.
– SALIDA: Scritto su molte porte, indica l’uscita. Allo stesso modo, per “uscire” usiamo il verbo salir. “Salire” si dice invece subir.
– PAPERAS: Se un vostro amico spagnolo ha le paperas, non significa che vive in una fattoria o possiede un laghetto. Significa pittosto che è a letto con gli “orecchioni”!
– JORNAL: Con questa parola si definisce il “salario”. Per descrivere un “giornale” possiamo usare periódico o diario (quotidiano).
Luca Cattaneo