L’importanza di un buon Curriculum Vitae

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È sicuramente scontato pensare che il nostro curriculum vitae abbia un’importanza fondamentale nel momento in cui ci si appresta a inviare una candidatura, spontanea o no in una qualsiasi impresa.

D’altra parte non sempre è semplice redigere un Curriculum preciso e d’impatto, accattivante per il futuro datore di lavoro, ma anche sintetico e chiaro.

redigere curriculumIn effetti l’errore più comune è quello di scrivere liste infinite di esperienze lavorative, utilizzare formati non più consoni e antichi e soprattutto omettere informazioni fondamentali in favore di descrizioni generiche.

Per ovviare agli errori più comuni sono assolutamente utili i format europei anche se non è necessario o preferibile compilare un classico Europass; un curriculum schematico, chiaro e graficamente ordinato sarà certamente valorizzato in confronto ad uno meno sintetico e confusionario.

Che formato di Curriculum Vitae scegliere

Nel momento in cui ci si appresta a redigere il proprio curriculum spesso ci si ritrova di fronte al dilemma su come o quale formato usare per descrivere al meglio la nostra esperienza lavorativa.

Sicuramente, come già emerso nei precedenti paragrafi, è sempre molto importante prediligere l’ordine e la chiarezza a discapito di lunghe e noiose descrizioni. Per questo è più semplice utilizzare CV schematici con griglie e tabelle utili ad organizzare le informazioni che si desiderano fornire.

Esistono infatti differenti  modi di organizzare il curriculum: cronologicamente, tematicamente o in combinazione. Ogni tipo di curriculum evidenzia o enfatizza diversi aspetti degli studi o dell’esperienza del candidato. Pertanto, sarà proprio a discrezione di esso che si sceglierà il modello preferito.

Ad esempio se si è giovani o inesperti bisogna dimostrare piú che altro il proprio potenziale e le proprie abilità in favore all’esperienza.  Per cui sará particolarmente importante lavorare sulle abilità, le conoscenze, i risultati negli studi, i viaggi, le lingue … Per questo, il CV che più si adatta a queste esigenze è il cosiddetto funzionale o tematico.  

Se si ha invece lavorato per un po’ e sperimentato una progressione nella propria carriera professionale, sarà importante metterlo in evidenza.

Per questo, la cosa migliore è optare per una soluzione cronologica, o combinata, dal momento che quest’ultima evidenzia, oltre agli obiettivi, i risultati e le competenze, nella promozione e nello sviluppo della carriera professionale.

ottimizzazione cvUn’altro esempio di Cv da prendere assolutamente in considerazione, grazie allo schematismo che richiede la compilazione,  è il Formato di CV Europeo.

Anche in questo caso possiamo distinguere tra formati Europeo ed Europass .In realtà molto simili tra loro ne cambia solo in qualche parte il colore e la descrizione di alcune caratteristiche.

Che cos’è il Curriculum Europeo o Europass

Il curriculum Europeo è un formato standard comune per i curricula vitae proposto dall’Unione Europea per facilitare la ricerca di occupazione dei lavoratori nei diversi paesi in Europa. Il CV Europass consente agli utenti di presentare le loro qualifiche, abilità e competenze in modo sistematico e cronologico.

Questo modello di curriculum comprende informazioni su dati personali, livello di studi e formazione accademica, nonché esperienza lavorativa, abilità linguistiche e altre abilità aggiuntive.

È possibile scaricare il documento Europass curriculum nelle varie lingue europee, completarlo on-line e quindi salvarlo in diversi formati quali Word, PDF o HTML. Si può anche accedere a diversi modelli di curriculum Europass già completati da utilizzare come guida per sviluppare il curriculum vitae.

A cosa serve un curriculum Europass?

EuropassIl programma di studi per l’Europa è popolarmente conosciuto come Europass CV e  si compone di diversi documenti: il passaporto delle lingue, il certificato di mobilità, il documento che integra il titolo di studi superiore e vari certificati.

Il documento curriculum vitae è il pezzo fondamentale. Mentre  il passaporto linguistico può essere creato in autonomia, gli altri documenti  devono essere rilasciati dalle autorità educative di ciascun paese.      

Lo scopo di Europass è quello di stabilire un modello comune europeo per facilitare la mobilità dei lavoratori in Europa, presentando le capacità, competenze e qualifiche in modo semplice, ordinato e facilmente comprensibile in tutti i paesi del modo dell’Unione europea.

5 errori da non commettere

Come anticipato, capita spesso che durante la stesura del nostro Curriculum ci imbattiamo in piccoli errori dovuti alla troppa minuziosità o al desiderio di auto promuoversi; di seguito vi proponiamo pochi suggerimenti essenziali per poter redigere un Cv perfetto!

  1. Nome e cognome: sembra assurdo, ma la tendenza a scrivere prima il proprio cognome in favore del nome proprio, persiste, almeno in Italia, confondendo non poco le idee. La regola Nome e Cognome è assolutamente da rispettare per il suo evidente senso pratico:  nel caso per esempio di una persona di nome Francesco Bruno potremmo non essere così certi della distinzione tra nome proprio e cognome, o addirittura nel caso di nomi misti come Angelo Rosina, non saremmo neanche in grado di distinguerne il sesso.
  2. Cronologia delle esperienze lavorative: anche in questo caso sembrerebbe scontato sottolinearlo, ma sempre piú spesso si sbaglia e si commettono errori con le date. Innanzitutto è importante che le date non si accavallino o nel caso in cui, per un determinato periodo di tempo si fossero svolti lavori differenti, è necessario precisarlo e specificarlo. In secondo luogo, è fondamentale descrivere le proprie esperienze lavorative dalla più recente alla più antica e non viceversa! Anche in questo caso i datori di lavoro sono molto più interessati all’esperienza del candidato più recente e spesso le ultime non vengono neanche prese in considerazione, o perché troppo lontane nel tempo o perché non rilevanti o relazionate al lavoro per cui ci si candida.
  3. Completezza delle Informazioni: riteniamo fondamentale fornire il più alto numero di informazioni riguardanti le nostre esperienze lavorative, senza assolutamente esagerare in virtuosismi o descrizioni infinite. Anche in questo caso il dono della sintesi verrà premiato. Per una singola esperienza lavorativa non possiamo però assolutamente omettere: Date, Nome del datore di lavoro, Paese o stato dove si è svolto il lavoro e una descrizione sintetica (prediligere gli elenchi puntati) delle principali mansioni svolte.
  4. Conoscenza delle lingue straniere: sebbene spesso soggettiva, la conoscenza delle lingue straniere può essere inquadrata e definita entro certi parametri utilizzati ormai a livello internazionale. Se non si ha una reale conoscenza del livello della lingua straniera in questione, si possono usare strumenti gratuiti online per ottenere risposte soddisfacenti. Internet è pieno di pagine web che ti permettono di svolgere test di livello linguistico online con soluzioni e inquadramento. Va comunque detto che è sempre meglio essere sinceri e obiettivi per non rischiare figuracce durante un ipotetico colloquio in lingua.  
  5. Competenze personali: in questa sezione molti non hanno le idee chiare su cosa realmente sia richiesto o rilevante segnalare. A nostro avviso è importante che le abilità personali completino e approfondiscano le esperienze lavorative ante citate. Capacità extracurricolari, per niente inerenti alla propria vita lavorativa, sono superflue e inutili. Specificare invece lo svolgimento di un corso di approfondimento o descrivere un’abilità manuale, informatica, creativa o linguistica da sempre buoni risultati e aggiunge informazioni utili sulla nostra carriera.

Se desiderate un preventivo per la traduzione/ottimizzazione del vostro cv o consigli, scriveteci all’indirizzo email: [email protected].

 

Gaia Griggio

3 Commenti

  1. In modo analogo, fino agli anni ’30 inoltrati, il movimento operaio socialista ebraico negli Stati Uniti si dedicava principalmente a migliorare le condizioni lavorative dei suoi membri ebrei (Liebman 1979, 267).

  2. Non credo sia un problema di quanto ci stai, ma di dipendenza a prescindere da tutto. Per cui, importante è sentire il bisogno di avere anche una vita al di fuori di internet , di viverla questa vita lontano dalla rete e di non sentirsi perduti quando lo si sta facendo o quando ci si appresta a farlo. E se non la si ha, di avere la forza e la vogila di farla nascere. A quel punto quanto si starà in rete non sarà un problema: sarà davvero il tempo che avremo voglia di dedicarvi serenamente.

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