L’amore per la Spagna: la storia di Tania

0
1705

Abbiamo intervistato  Antonia Damone, 24 anni.

Nel 2011 ha conseguito la laurea in Interpretariato e Traduzione inglese e spagnolo all’ Università “Carlo Bo” di Bari.

Al termine dei 3 anni universitari, si e’ resa conto che la conoscenza delle lingue non bastava o comunque non le soddisfaceva del tutto e si e’ così iscritta al corso magistrale in marketing, consumi e comunicazione presso l’Università IULM di Milano.
Ora sta per terminare la magistrale ed e’ alla ricerca di uno stage che le dia la possibilità di conciliare gli studi conseguiti in ambito linguistico e quelli in corso in ambito aziendale. L’ideale sarebbe per lei entrare a far parte di una multinazionale in quanto lavorererebbe in un contesto aziendale e multiculturale.

Ecco la sua intervista.

Ciao Tania ci puoi spiegare quanto tempo sei stata in Spagna?
Sono stata ben quattro volte in Spagna di cui una, l’ultima, per studio. Frequentando la scuola Carlo Bo per interpreti e traduttori, al termine del secondo anno ho pensato di non fermarmi alla conoscenza della lingua spagnola sui banchi di scuola e mi sono così organizzata una vacanza-studio a Valencia, città situata a sud della Spagna. Grazie all’aiuto della mia professoressa di spagnolo del liceo, ho avuto il piacere di soggiornare per tutto il mese di Settembre in casa della signora Carmen Ruiz, donna che sin dal primo giorno mi ha fatto sperimentare ed assaporare la vita spagnola. E’ stato proprio il suo modo di “farmi sentire a casa” e l’amore per la Spagna che mi ha portato ad acquisire il cognome Ruiz (uno dei cognomi più diffusi in Spagna) e ha portato di conseguenza tutti i miei amici a chiamarmi “la Ruiz”.
Quanto è importante per uno studente italiano all’estero la conoscenza della lingua inglese e spagnola? Che consigli potresti dare, in base alla tua esperienza, da questo punto di vista?
In generale ritengo che non sia indispensabile la conoscenza delle lingue per qualsiasi studente stia pensando ad un trasferimento o anche solo ad una piccola esperienza all’estero.
Questa mia affermazione nasce dal fatto che conosco molte persone che, pur non avendo alcuna conoscenza della lingua (qualunque essa sia), una volta trasferitisi all’estero, hanno trovato il modo per studiare e comunicare senza problemi.
Ritengo infatti che la conoscenza vera e propria di una lingua non avvenga sui libri di scuola ma sul luogo d’origine e a diretto contatto con le persone del posto.
Per tale ragione, avendo avuto la possibilità di viver in prima persona in Spagna, se state pensando di trasferirvi o fare un viaggio in questo adorabile paese non fatevi alcun problema per la lingua. In Spagna, in qualsiasi posto decidiate di andare, non avrete poi così tanta difficoltà nell’imparare la lingua perché gli spagnoli sono molto socievoli, trovano sempre un modo per farsi capire e sono i primi ad insegnare le parole o frasi base e i modi di dire tipici spagnoli.
Spagna da vivere: quali sono i lati positivi e quelli negativi, quali le prime difficoltà e come sei riuscito a risolverle?
Sinceramente non vedo lati negativi ,solo positivi.
Come ho detto precedentemente, mi sono sentita subito a casa soprattutto grazie alla bella gente conosciuta. Vivendo direttamente la Spagna ho potuto godermi il clima, ammirare la città, gustarmi i sapori della cucina spagnola e in generale apprezzare il modo di vivere spagnolo.
Sono stata così bene a Valencia che se trovassi uno stage lì o in Spagna in generale non ci penserei due volte al trasferimento.
Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a studiare fuori dall’Italia? Pensi di aver fatto una scelta giusta? E perché?
Ho deciso di andar a studiare fuori dall’ Italia per approfondire e perfezionare la conoscenza della lingua spagnola. Penso di aver fatto la scelta migliore innanzitutto perché ho raggiunto il mio obiettivo e successivamente perchè un’ esperienza simile, anche se vissuta purtroppo solo per un mese, mi ha aperto gli occhi. Conoscere nuovi posti , nuove culture e nuove persone fa crescere, rende più maturi e permette di capire cosa funziona e cosa non, cosa cambiare e cosa non del proprio paese d’origine o in tutto ciò che ci circonda.
Per questo, consiglio a tutti, soprattutto ai più giovani, di viaggiare e aprire la mente e concludo con la citazione di Marcel Proust :
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
Cosa ti e’ mancato dell’Italia?
Dell’Italia ovviamente mi è mancata la mia famiglia e le mie amicizie.


Cristiano Prudente

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui