Senza dubbio la Spagna è la meta preferita per gli Erasmus. Scelta dettata dal clima, dal divertimento, dall’innata accoglienza delle persone, dalla bellezza del paese.
Oggigiorno sempre più giovani partono per un’esperienza all’estero sia per studiare che per lavorare. Molti vedono il progetto Erasmus come una scusa per andare via di casa e divertirsi in un altro paese. Ovviamente l’Erasmus è anche divertimento ma non è solo questo. E’ utile per imparare a contare solo su stessi, sbrigare le varie faccende domestiche, imparare una nuova lingua, conoscere e confrontarsi con persone provenienti da tutto il mondo e da svariate culture e capire che l’Italia non è al centro di questo mondo.
Inoltre questo programma ha un impatto notevole sul futuro lavorativo, un recente studio “The Erasmus impact study” ha dimostrato come i rischi della disoccupazione siano dimezzati per chi ha trascorso un periodo di studio o lavoro all’estero.
Io ho avuto la fortuna di far parte del programma Erasmus, ed è un’esperienza che non dimenticherò mai. Sono partita per la Spagna 2012 e ho vissuto a Valencia, un’incredibile città. Grande al punto giusto, con un centro storico bellissimo, la Città della Scienza, e le infinite spiagge. Quest’esperienza mi è servita prima di tutto per imparare una lingua straniera, per conoscere un metodo di studio differente rispetto alle università italiane. Durante l’Erasmus ho conosciuto persone da ogni parte del mondo e stretto amicizie che ancora oggi coltivo. E non temete di perdere i vostri amici in Italia, la distanza solidifica i rapporti e in caso può esservi utile per capire quali siano i veri amici e quali no.
L’unica pecca negativa dell’Erasmus riguarda la compilazione delle pratiche. Sia nell’università italiana che in quella ospitante ti rimandano in mille uffici differenti, proprio come è rappresentato nel film “l’ albergo spagnolo “ che vi consiglio di vederlo prima di partire.
Quindi controllate i bandi della vostra università e partite per questa incredibile esperienza!
Priscilla Bini